venerdì 1 luglio 2011

Un fotografo transitivo e pendolare

Un fotografo transitivo e pendolare registra frammenti di realtà urbana, riportando dettagli altrimenti inutilizzabili e fornendo un quadro sconcertante e precario, in perpetuo equilibrio tra disgregazione e forza rigeneratrice. La pratica fotografica abbandona la perizia tecnica per sperimentare modalità basate sull'idea dell'azione cognitiva, l'indagine sperimentale non votata alla ricerca del metafisico quanto piuttosto alla riscontranza di strutture comuni nell'essere, avere, divenire. In pratica la banalità dell'agire quotidiano, la possibile reinterpretazione dell'archelogia contemporanea, o ancora un respiro prima di ricominciare a lottare.

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